Da qualche giorno ho sentito il bisogno di ricominciare a leggere il libro sulla biografia di Steve Jobs, lo avevo fatto già altre volte, ed ogni volta ne ho colto un aspetto diverso che mi ha offerto una nuova prospettiva per osservare alcune sfaccettature della mia vita.
Premetto che non sono un “cliente Apple”, che non ho mai acquistato un iPhone ne un iPad, i miei PC sono stati sempre “IBM compatibili”, ed i miei cellulari o tablet prevalentemente coreani, ma nonostante ciò non posso non ammettere di essere stato sempre affascinato dalla “potenza” di quest’uomo.
Il suo stile di vita è stato diametralmente opposto al mio, e sicuramente non mi convertirò certo all’uso di acidi o alla alimentazione vegana solo perché lo faceva il grande Steve Jobs, allo stesso tempo però non posso non restare affascinato da alcuni suoi approcci alla vita.
Nella lista dei miei video preferiti su You Tube, campeggia il suo discorso del 12 giugno 2005 presso l’Università di Stanford in California. Sono quasi 15 minuti, tutti pieni zeppi di emozioni, se non lo hai mai visto te lo consiglio, anzi, te lo propongo subito!
La prima volta che lo vidi, mi colpirono due passaggi in particolare, il fatto che fu licenziato dalla sua stessa azienda, ed il suo problema di salute.
Ancora non avevo letto la sua biografia e non riuscivo a capire come fosse stato possibile farlo fuori dall’azienda che lui stesso fondò… e soprattutto perché! Vedendo la storia dall’esterno mi sembrava una pura follia! In realtà, approfondendo l’argomento, penso che se fossi stato nei panni dei suoi soci, probabilmente avrei commesso lo stesso errore.
Indubbiamente Jobs era un genio, ma altrettanto indubbiamente era un folle! E non ne faceva mistero, anzi lui stesso alla fine del discorso di Stanford incoraggia i giovani con la sua famosa frase “stay hungry, stay foolish”, ovvero “siate affamati, siate folli”.
Io concordo pienamente sul fatto di essere “affamati”, un po’ meno sull’essere “folli”, anche perché di Steve Jobs al mondo ce ne sono stati e ce ne saranno pochi, mentre di “folli” ne abbiamo a iosa, solo molto meno in gamba di Steve! Infatti io penso che bisogna essere si affamati di conoscenza, di esperienze, ma anche consapevoli delle proprie capacità ed attitudini, e su quello spingere senza lasciarsi condizionare troppo dagli “agenti esterni”, poi magari un po’ di follia non guasta ma presa in piccole dosi e subito prima dei pasti ;-).
Della parte relativa al suo problema di salute invece, mi colpì la citazione “Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente prima o poi avrai ragione!”
La prima volta dovetti, dopo un po’, riavvolgere il filmato e rivederlo perché appena ascoltata la citazione il mio cervello cominciò ad andare per conto suo, non seguivo più il suo discorso, ma ascoltavo quella frase come se si fosse attivato un loop. Non riuscivo ancora a dare un senso compiuto a quella frase, mi chiedevo, ma come si fa a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo? Senza progetti, senza speranze, senza futuro… ma poi capii che il senso stava esattamente nella frase che seguiva, Jobs infatti dice subito dopo che ogni mattina si alzava, si guardava allo specchio e si chiedeva “Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?” quando la risposta era “no” per troppi giorni di seguito allora capiva che c’era qualcosa che non andava.
Da qui il suo bellissimo messaggio:
“il nostro tempo è limitato, e non possiamo sprecarlo vivendo la vita di qualcun altro!”
Bene, io ho deciso di vivere la mia, e che Dio mi assista! Tu cosa hai deciso di fare?
E’ universalmente riconosciuto che ispirarsi alle storie di grandi uomini apre i propri orizzonti in modo incredibile, e spesso può cambiare il corso delle nostre vite, ed è per questo che, se non lo hai ancora fatto, ti suggerisco di leggere questo libro:
Capirai come superare le paure limitanti;
Come controllare i tuoi pensieri e le tue emozioni partendo dalla profonda conoscenza di te stesso;
Come imparare ad apprezzare te stesso e la tua vita.
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Buona FormAzione Consapevole!